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Se l’8 fa rima con cultura

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Invece delle mimose quest’anno molte donne hanno scelto di regalarsi  un po’ di cultura. La proposta è giunta dalle Gallerie d’Italia di piazza della Scala di Milano, che ha offerto quattro diversi percorsi guidati per sole donne, in occasione appunto dell’8 marzo. Per scoprire donne di grande cultura e intelletto: figure che hanno lasciato il segno nel secolo in cui hanno vissuto senza rinunciare ai piaceri e ai capricci della femminilità.

In realtà, sono ancora pochi i milanesi che conoscono questo gioiello di collezione, racchiuso nell’altrettanto prezioso scrigno della ex Banca Commerciale Italiana. Si tratta di una collezione d’arte con grandissimi nomi: da Canova a Boccioni, fino a grandi maestri contemporanei quali Fontana e molti altri.

Lo stereotipo vuole il bancario come un personaggio arido. Bè, anche solo un giro frettoloso- in qualsiasi giorno dell’anno- dimostrerà il contrario e farà apprezzare l’impegno di Intesa Sanpaolo in campo culturale. Che, assecondando una lunga e consolidata tradizione, si è attivamente impegnata nel campo dell’arte e della cultura, nella radicata consapevolezza che il ruolo di un’impresa bancaria di rilevanza nazionale sia quello di concorrere non solo alla crescita economica, ma anche a quella culturale e civile del Paese. Proprio questo impegno si è tradotto nell’elaborazione di Progetto Cultura, “contenitore strategico” delle attività culturali dell’Istituito. I valori che ispirano il Progetto sono: tutela, valorizzazione, pubblica fruizione e diffusione della conoscenza dei beni artistici e culturali che costituiscono l’incomparabile ricchezza d’Italia.

Una delle direttrici lungo le quali si sviluppa il piano è la valorizzazione del cospicuo e prestigioso patrimonio storico, artistico, architettonico e archivistico del Gruppo, con l’intento di condividerlo con la collettività. Da qui la creazione di una rete di poli museali e culturali – le recenti Gallerie di Piazza Scala a Milano- che si affiancano alle Gallerie di Palazzo Leoni Montanari di Vicenza e alle Gallerie di Palazzo Zevallos Stigliano di Napoli, già operative da qualche anno -: luoghi di fruizione dell’arte e di produzione della cultura, riuniti sotto il nome di Gallerie d’Italia.

Un’altra informazione che di questi tempi non può che rallegrare: il Palazzo della Comit di piazza Scala di Luca Beltrami- lo stesso architetto che progettò la sede del Corriere della Sera in via Solferino (incaricato dall’allora direttore Luigi Albertini di progettarlo sul modello del “Times”)- è visitabile gratuitamente dal martedì alla domenica dalle 9,30 alle 19,30 e il giovedì fino alle 22,30. E, se siete fortunati, potete anche chiedere di vedere il caveau (lì dove venivano riposte le cassette di sicurezza della borghesia milanese) e dove ora si possono ammirare pitture e opere d’arte da lasciare a bocca aperta. Una gran bella notizia. Anche in vista dell’Expo.

 


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